19 ott 2009

Avere un punto di vista positivo


La settimana scorsa Paddy Ladd, studioso ed autore del libro "Understanding deaf culture: in search of deafhood" diffuso in tutta la comunità sorda, ha tenuto per noi due giorni di lezione, densi ed interessantissimi. Per me sono stati due giorni intensi e ricchi di tante sorprese culturali, ma non solo. Ho avuto la possibilità di scoprire molti punti fondamentali di Deafhood. Non sono ancora in grado di spiegare che cos’è Deaf Hood perché non ho ancora acquisito completamente i vari aspetti di questo argomento, fondamentale per i sordi e per gli udenti che si avvicinano alla cultura sorda.
(Per darvi un'idea, molto approssimata, del termine Deafhood, faccio riferimento ad altre parole inglesi conosciute da tutti e nelle quali appare il suffisso -hood : childhood (infanzia) / brotherhood (fratellanza) / priesthood (il clero)
Semplicando al massimo Deafhood indica la condizione di essere sordi, ma anche la comunità dei sordi e tuttavia tradurre Deafhood con la parola italiana "sordità" o con "Il mondo dei sordi" è certamente riduttivo. Deafhood è molto di più!)
Non sono stati sufficienti per me due giorni di lezioni per cogliere ed assimilare il significato profondo di Deafhood. Si tratta di un argomento ampio, che si frammenta in mille sfaccettature, tutte importanti. "Deafhood" vuol dire scendere alle radici del vivere delle persone sorde : tema umano, civile, sociale con inesplorate o poco conosciute ascendenze storiche, etiche, filosofiche, religiose e culturali. Il ilbro di Paddy Ladd è illuminante, ma occorre leggerlo attentamente, farne oggetto di lungo studio e di ricerca, perché la mente colga finalmente, in tutta la sua ampiezza, il significato corretto di Deafhood. Intanto, mentre sto studiando con impegno per "digerire" meglio il Deafhood, ho notato che uno dei punti chiave di questo argomento è vedere la parte positiva (un po' come la storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno ! ). Noi non vediamo il sordo (punto di vista negativo) come persona con menomazioni dell’udito, ma lo vediamo come persona ( punto di vista positivo) che usa la lingua dei segni e possiede le stesse caratteristiche fondamentali della persona udente, gli stessi talenti, le stesse abilità, le stesse attitudini realizzarli; il sordo riesce talvolta a dimostrare tratti (del carattere, del pensiero, della praticità, ecc.) che gli udenti forse non hanno o che hanno in misura minore. Questo punto basilare di Deafhood, mi ha fatto venire in mente una cosa che desidero dirvi. Qui in Danimarca esiste una rivista mensile dei sordi, come "Parole e Segni" in Italia. Ho trovato una raccolta di questi giornali e, curiosando tra le copertine, ho notato che ogni numero contiene informazioni su quanto di negativo succede nella comunità sorda, come ad esempio mancanza di disponibilità-ore di interprete; scarsa istruzione nelle scuole per i sordi; crisi di una Associazione sorda che forse verrà chiusa, etc… In questa raccolta di riviste non ho trovato una informazione positiva: posso immaginare come si può sentire un sordo comprando e leggendo questa pubblicazione e posso anche immaginare perché i genitori di un bambino sordo non vogliono inserire il figlio nel mondo dei sordi : perché trovano solo informazioni negative e scoraggianti. È perciò ovvio il motivo per cui i genitori di un bimbo sordo vogliono subito far impiantare il bambino : perché dei vari ausili impiantabili non vedono/leggono informazioni negative. Dal mondo dell’oralismo e dell’impianto cocleare filtrano poche notizie in grado di mettere in evidenza i problemi negativi. È logico che il positivismo dell’impianto cocleare attrae i genitori, anche se sappiamo che l’impianto cocleare non è la soluzione migliore per un bimbo sordo. Con questo video voglio dire che noi dobbiamo cercare di evidenziare al massimo i nostri punti di forza nei giornali, nei periodici, farci vedere in TV e, non solo, usando ora anche l’internet. Dobbiamo, noi per primi valorizzare quanto di buono e positivo abbiamo e poi farlo apprezzare anche dagli altri. Dobbiamo contrastare l'informazione negativa mettendo sempre a fronte di ogni problema una possibile soluzione positiva. Questo per stimolare noi sordi a lottare (come fanno anche gli udenti!) sapendo che esiste una soluzione positiva: non bisogna mai smettere di cercarla. Non enfatizziamo il negativo! Una giusta, equa bilancia tra il positivo e il negativo per dare un bel quadro della comunità sorda, per dimostrare che noi sordi formiamo una comunità solida, forte, pienamente capace di integrarsi, così come abbondantemente documentato e fortemente sostenuto in Deafhood.