La settimana scorsa Paddy Ladd, studioso ed autore del libro "Understanding deaf culture: in search of deafhood" diffuso in tutta la comunità sorda, ha tenuto per noi due giorni di lezione, densi ed interessantissimi. Per me sono stati due giorni intensi e ricchi di tante sorprese culturali, ma non solo. Ho avuto la possibilità di scoprire molti punti fondamentali di Deafhood. Non sono ancora in grado di spiegare che cos’è Deaf Hood perché non ho ancora acquisito completamente i vari aspetti di questo argomento, fondamentale per i sordi e per gli udenti che si avvicinano alla cultura sorda.
(Per darvi un'idea, molto approssimata, del termine Deafhood, faccio riferimento ad altre parole inglesi conosciute da tutti e nelle quali appare il suffisso -hood : childhood (infanzia) / brotherhood (fratellanza) / priesthood (il clero)
Semplicando al massimo Deafhood indica la condizione di essere sordi, ma anche la comunità dei sordi e tuttavia tradurre Deafhood con la parola italiana "sordità" o con "Il mondo dei sordi" è certamente riduttivo. Deafhood è molto di più!)
Non sono stati sufficienti per me due giorni di lezioni per cogliere ed assimilare il significato profondo di Deafhood. Si tratta di un argomento ampio, che si frammenta in mille sfaccettature, tutte importanti. "Deafhood" vuol dire scendere alle radici del vivere delle persone sorde : tema umano, civile, sociale con inesplorate o poco conosciute ascendenze storiche, etiche, filosofiche, religiose e culturali. Il ilbro di Paddy Ladd è illuminante, ma occorre leggerlo attentamente, farne oggetto di lungo studio e di ricerca, perché la mente colga finalmente, in tutta la sua ampiezza, il significato corretto di Deafhood. Intanto, mentre sto studiando con impegno per "digerire" meglio il Deafhood, ho notato che uno dei punti chiave di questo argomento è vedere la parte positiva (un po' come la storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno ! ). Noi non vediamo il sordo (punto di vista negativo) come persona con menomazioni dell’udito, ma lo vediamo come persona ( punto di vista positivo) che usa la lingua dei segni e possiede le stesse caratteristiche fondamentali della persona udente, gli stessi talenti, le stesse abilità, le stesse attitudini realizzarli; il sordo riesce talvolta a dimostrare tratti (del carattere, del pensiero, della praticità, ecc.) che gli udenti forse non hanno o che hanno in misura minore. Questo punto basilare di Deafhood, mi ha fatto venire in mente una cosa che desidero dirvi. Qui in Danimarca esiste una rivista mensile dei sordi, come "Parole e Segni" in Italia. Ho trovato una raccolta di questi giornali e, curiosando tra le copertine, ho notato che ogni numero contiene informazioni su quanto di negativo succede nella comunità sorda, come ad esempio mancanza di disponibilità-ore di interprete; scarsa istruzione nelle scuole per i sordi; crisi di una Associazione sorda che forse verrà chiusa, etc… In questa raccolta di riviste non ho trovato una informazione positiva: posso immaginare come si può sentire un sordo comprando e leggendo questa pubblicazione e posso anche immaginare perché i genitori di un bambino sordo non vogliono inserire il figlio nel mondo dei sordi : perché trovano solo informazioni negative e scoraggianti. È perciò ovvio il motivo per cui i genitori di un bimbo sordo vogliono subito far impiantare il bambino : perché dei vari ausili impiantabili non vedono/leggono informazioni negative. Dal mondo dell’oralismo e dell’impianto cocleare filtrano poche notizie in grado di mettere in evidenza i problemi negativi. È logico che il positivismo dell’impianto cocleare attrae i genitori, anche se sappiamo che l’impianto cocleare non è la soluzione migliore per un bimbo sordo. Con questo video voglio dire che noi dobbiamo cercare di evidenziare al massimo i nostri punti di forza nei giornali, nei periodici, farci vedere in TV e, non solo, usando ora anche l’internet. Dobbiamo, noi per primi valorizzare quanto di buono e positivo abbiamo e poi farlo apprezzare anche dagli altri. Dobbiamo contrastare l'informazione negativa mettendo sempre a fronte di ogni problema una possibile soluzione positiva. Questo per stimolare noi sordi a lottare (come fanno anche gli udenti!) sapendo che esiste una soluzione positiva: non bisogna mai smettere di cercarla. Non enfatizziamo il negativo! Una giusta, equa bilancia tra il positivo e il negativo per dare un bel quadro della comunità sorda, per dimostrare che noi sordi formiamo una comunità solida, forte, pienamente capace di integrarsi, così come abbondantemente documentato e fortemente sostenuto in Deafhood.
(Per darvi un'idea, molto approssimata, del termine Deafhood, faccio riferimento ad altre parole inglesi conosciute da tutti e nelle quali appare il suffisso -hood : childhood (infanzia) / brotherhood (fratellanza) / priesthood (il clero)
Semplicando al massimo Deafhood indica la condizione di essere sordi, ma anche la comunità dei sordi e tuttavia tradurre Deafhood con la parola italiana "sordità" o con "Il mondo dei sordi" è certamente riduttivo. Deafhood è molto di più!)
Non sono stati sufficienti per me due giorni di lezioni per cogliere ed assimilare il significato profondo di Deafhood. Si tratta di un argomento ampio, che si frammenta in mille sfaccettature, tutte importanti. "Deafhood" vuol dire scendere alle radici del vivere delle persone sorde : tema umano, civile, sociale con inesplorate o poco conosciute ascendenze storiche, etiche, filosofiche, religiose e culturali. Il ilbro di Paddy Ladd è illuminante, ma occorre leggerlo attentamente, farne oggetto di lungo studio e di ricerca, perché la mente colga finalmente, in tutta la sua ampiezza, il significato corretto di Deafhood. Intanto, mentre sto studiando con impegno per "digerire" meglio il Deafhood, ho notato che uno dei punti chiave di questo argomento è vedere la parte positiva (un po' come la storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno ! ). Noi non vediamo il sordo (punto di vista negativo) come persona con menomazioni dell’udito, ma lo vediamo come persona ( punto di vista positivo) che usa la lingua dei segni e possiede le stesse caratteristiche fondamentali della persona udente, gli stessi talenti, le stesse abilità, le stesse attitudini realizzarli; il sordo riesce talvolta a dimostrare tratti (del carattere, del pensiero, della praticità, ecc.) che gli udenti forse non hanno o che hanno in misura minore. Questo punto basilare di Deafhood, mi ha fatto venire in mente una cosa che desidero dirvi. Qui in Danimarca esiste una rivista mensile dei sordi, come "Parole e Segni" in Italia. Ho trovato una raccolta di questi giornali e, curiosando tra le copertine, ho notato che ogni numero contiene informazioni su quanto di negativo succede nella comunità sorda, come ad esempio mancanza di disponibilità-ore di interprete; scarsa istruzione nelle scuole per i sordi; crisi di una Associazione sorda che forse verrà chiusa, etc… In questa raccolta di riviste non ho trovato una informazione positiva: posso immaginare come si può sentire un sordo comprando e leggendo questa pubblicazione e posso anche immaginare perché i genitori di un bambino sordo non vogliono inserire il figlio nel mondo dei sordi : perché trovano solo informazioni negative e scoraggianti. È perciò ovvio il motivo per cui i genitori di un bimbo sordo vogliono subito far impiantare il bambino : perché dei vari ausili impiantabili non vedono/leggono informazioni negative. Dal mondo dell’oralismo e dell’impianto cocleare filtrano poche notizie in grado di mettere in evidenza i problemi negativi. È logico che il positivismo dell’impianto cocleare attrae i genitori, anche se sappiamo che l’impianto cocleare non è la soluzione migliore per un bimbo sordo. Con questo video voglio dire che noi dobbiamo cercare di evidenziare al massimo i nostri punti di forza nei giornali, nei periodici, farci vedere in TV e, non solo, usando ora anche l’internet. Dobbiamo, noi per primi valorizzare quanto di buono e positivo abbiamo e poi farlo apprezzare anche dagli altri. Dobbiamo contrastare l'informazione negativa mettendo sempre a fronte di ogni problema una possibile soluzione positiva. Questo per stimolare noi sordi a lottare (come fanno anche gli udenti!) sapendo che esiste una soluzione positiva: non bisogna mai smettere di cercarla. Non enfatizziamo il negativo! Una giusta, equa bilancia tra il positivo e il negativo per dare un bel quadro della comunità sorda, per dimostrare che noi sordi formiamo una comunità solida, forte, pienamente capace di integrarsi, così come abbondantemente documentato e fortemente sostenuto in Deafhood.
Concordo pienamente come ha scritto/spiegato... Solo una cosa non riesco a capire che Deaf-Hood collegato al pensiero/punto di vista positivo o Problem Solving?
RispondiEliminaCiao cara, sono pienamente d'accordo quando possiamo fare anche più un punto di vista POSITIVO, grazie RITA!
RispondiEliminaPersonalmente, sei veramente ARTISTA Rita! Forza RITA anche ti ringrazio quando mi hai dato le informazioni questo sito Italiano! Un abbraccio da Antonio Bottari :-)
Innanzitutto vorrei dirti grazie di aver spuntato quest’opinione che è molto interessante ed importante per la comunità sorda.
RispondiEliminaSono assolutamente d’accordo sul fatto che la comunità ha lo squilibro delle polarità (positivo e negativo).
Mi piacerebbe esprimere il pensiero in LIS però non so come si scarica il video nel tuo blog. Potresti spiegarmelo?
Grazie
Romilda
Ho riletto, ho rivisto il tuo videocommento.. ora ho capito il punto di vista positivo. Grazie di averci informato. Michele
RispondiEliminaRita, bell'opinione. Ma ci vuole che i sordi che sono bravi con l'italiano devono muovere con le "palle" intervendo al mondo del terribile giornalismo! Vedo che finora nessun interviene o contraddire quello che scrivono sugli articoli da parte degli giornalisti affamati delle notizie cattive! Penso che bisogna fare i corsi del giornalismo ai sordi bravi solo con l'italiano ( quelli che sono meno bravi sono una perdita di tempo al confronto con gli udenti!). Che pensate all'idea per i corsi?
RispondiEliminaE bisogna fare venire qui in Italia Paddy Ladd per farci illuminare questa difficilissima termine "Deafhood"!! Fanno perdere tempo se vengono i sordi italiani che conoscono non completamente questo argomento!
Devo dire un ringraziamento al VLOG che ho saputo dell'esistenza di questo blog che è molto interessante, nessun italiano finora dal Frontrunners racconta la vita propria nel blog!
Rita, vai avanti con le tue nuove opinioni, magari stimolanti e provocanti alla comunità sorda italiana finora ferma e chiusa alle certe cose!
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RispondiEliminaSalve Rita,
RispondiEliminati faccio i miei complimenti per aver espresso la cosa interessante.
Posso capirti, anch'io quando ho appresso il deafhood all'inizio non avevo acquisito tutto il deafhood. Ci sono voluti le lezioni, i ripassi, le conferenze internazionali, le discussioni con i compagni, le domande, ecc..
E' importante ricordare sempre che tutte le persone hanno sempre vari modi di percepire il deafhood e di esprimere le proprie pareri. E' sempre utile discutere in squadra.
Vedrai che anche tu avrai acquisito il deafhood al più presto possibile.
Buon lavoro, Rita.
Salve Rita,
RispondiEliminami chiamo Salvatore Nocita, ti scrivo per scriverti che la tua riflessione mi è piaciuta!
Credo che tu sappia già che ci sono sordi che hanno avuto la capacità di affrontare la vita senza troppi problemi.
Penso che ogni sordo ha un proprio modo di vivere che può essere positivo e che lo permetta di vivere serenamente il proprio handicap, con il conseguente aumento di deafhood.
Peccato però che tanti sordi non abbiano sviluppato buone capacità nella lingua italiana perché secondo me se uno è in grado di scrivere bene in italiano, può anche difendersi nella comunicazione con gli udenti. Forse questo è il modo migliore che gli udenti possono conoscerli meglio. Come dicevo prima, purtroppo a tanti sordi manca la capacità di esprimere correttamente in italiano.
Ti saluto e ti faccio tanti auguri per il tuo lavoro per conto del gruppo Frontrunners 5.
Ciao,
Sasà
Grazie mille per i commenti che mi avete scritto...!
RispondiEliminaScusa, Romilda, se rispondo così tardi, ma a volte per fare altre cose trascuro il mio blog.
Ehm, io sinceramente non so come si inserisce un video nel commento, la tecnologia non è ancora il mio forte... Penso che la soluzione semplice sia quello di mettere il tuo video commento su youtube e scrivere qui sotto il link.
R
Grazie Rita! Provo a inserire il video commento su youtube altrimenti aspetterò il tuo rientro:). Buon proseguimento di corso!!! Romy
RispondiEliminasalve!! ho guardato con attenzione!! secondo te ci sono 2 segni internazionali ma per me è invisibile perche 2 segni internazionali sono troppi simili!!
RispondiEliminaquindi per me è quasi unico segno internazionale! cmq sarebbe meglio di esistere UN SEGNO INTERNAZIONALE in modo di dire meno di lavorare con fatica per communicare con altri paesi.