8 dic 2009

LINGUA ESPERANTO


L’Esperanto è una lingua artificiale internazionale inventata nel 1887 dal medico polacco Ludwik Lejzer Zamenhof, soprannominato Doktoro Esperanto. È una lingua semplice ma espressiva, concepita per facilitare la comunicazione tra i popoli. È dunque una lingua universale che, abbracciando le radici di varie lingue nazionali si pone al di sopra delle lingue nazionali ed appartiene perciò a tutta l’umanità. Questa lingua ha lo scopo di favorire rapporti diretti tra persone di nazionalità diverse e, attraverso una comunicazione diretta, equa e neutrale, promuovere la pace tra i popoli, perché, come sappiamo, la guerra non la fanno i popoli ma i governanti e la storia ci insegna che di solito la colonizzazione inizia con l'imporre l'uso della lingua dei colonizzatori.
Avere una lingua comune evita che ci sia un uso improprio della evidente situazione di vantaggio derivante dall'impiego di una lingua nazionale. Faccio un esempio: oggi chi è di madrelingua inglese è enormemente avvantaggiato sia nei rapporti interpersonali, sia nei rapporti di studio e di lavoro. Le regole della sua grammatica, ridotta all'essenziale, sono state selezionate da varie lingue seguendo il criterio della semplicità che rende rapido l'apprendimento senza nulla togliere, però, all'espressività di una lingua nazionale/etnica. I vocaboli sono in gran parte presi da latino, italiano, francese, tedesco, inglese, russo e polacco, ma recentemente sono state introdotte anche lingue non europee come il giapponese. L'Esperanto è una lingua conosciuta e parlata in 120 paesi del mondo e se volete saperne di più potete andare su Wikipedia e troverete l'Esperanto tra le lingue selezionate. Con una maggiore conoscenza delle ragioni che hanno fatto nascere questa lingua, abbiamo discusso sui nostri segni internazionali che sono fortemente basati sull’ASL (American Sign Language) così come tra gli udenti la lingua di comunicazione più diffusa è l'inglese, cioè una lingua nazionale e non internazionale 'pura' come l'esperanto. Visto che noi non siamo tutti americani, abbiamo riflettuto sul perché l’ASL ha fortemente influenzato i segni internazionali che dovrebbero invece avere una solida base nelle varie lingue usate in Europa, come ad esempio un misto di LSF, LIS, DGS, BSL ed altre belle lingue che abbiamo in questo nostro continente. (E non dimentichiamo che la prima Lingua edi Segni, come tale, è nata e si è sviluppata in Europa) Sarebbe bello, però, poter abbandonare queste rivendicazioni nazionalistiche, sposare la “teoria” dell' Esperanto del Segni e farla diventare "pratica" in pratica per far sì che i segni internazionali siano una lingua super partes, neutrale e perciò rispettosa di tutti.

2 commenti:

  1. Ma cosa ci vuole per dar vita alla Lingua Internazionale (questo il vero nome e non Esperanto che è lo pseudonimo del suo creatore) dei segni?
    Saresti disponibile a costituire un gruppo di lavoro per realizzare l'Esperanto dei segni?
    Grazie per la cortese risposta, Giorgio Pagano

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